Porco Rosso: tutti i segreti che non conoscevamo del film Ghibli

La pellicola ritorna in TV in Giappone e lo Studio Ghili ne approfitta per svelarne tante piccole chicche, perlopiù inedite

di zettaiLara

L’emittente Nippon TV ha deciso di avviare il nuovo anno all'insegna del grande cinema dello Studio Ghibli, attraverso la ri-trasmissione di due delle pellicole più amate e apprezzate dello Studio.
 
Porco-Rosso-1992


All'interno dello slot cinematografico del venerdì, lo scorso 7 gennaio i giapponesi hanno così potuto godere di una speciale riproposizione de La Città Incantata, del 2001, a fianco di una peculiare sessione di domande da parte dei fan cui lo Studio ha risposto mediante il canale Twitter ufficiale dell’emittente NTV. Il 14 gennaio è stata poi la volta di Porco Rosso del 1992, con la medesima modalità: in questo caso l'occasione ha permesso di svelare diverse curiosità sul dietro le quinte del film, che ripercorriamo insieme di seguito.
 
Non era previsto che Porco Rosso fosse un lungometraggio

"Inizialmente questo era nato come progetto di un lungo video della durata di 30 minuti, da far trasmettere durante i viaggi aerei commerciali per raccogliere così un discreto budget; nel corso della produzione ci si è resi conto però che i contenuti apparivano ben più profondi, e che il minutaggio avrebbe oltrepassato i 60 minuti, per cui si è poi valutato di mutarlo in lungometraggio vero e proprio."
 
Ricordiamo che il film è stato prodotto dallo Studio Ghibli in collaborazione con diverse società, tra cui per l’appunto la Nippon TV stessa e la Japan Airlines. Ecco il motivo di questo volantino della JAL del 1992 che lo promuove:
 
promo jal porco


 
La traduzione della scena di apertura

"L’idea che il pezzo di aperture includesse i sottotitoli in ben dieci lingue diverse era qualcosa che avevamo inserito nel concept della storia fin dall’inizio. Ai traduttori era stato chiedo di tradurre i testi veri e propri, ma spesso non riuscivano a garantirne la precisione di adattamento. Ecco perché si è ricorso a collegamenti e connessioni di ogni tipo, da esperti di lingua per ciascuna delle dieci lingue a docenti universitari, esponenti delle ambasciate, dipendenti di emittenti televisive estere: tutto al fine di poter controllare la correttezza delle traduzioni in tempo utile per il rilascio della pellicola."
 
E proprio perché questa traduzione è sempre stata parte integrante del film, c'è chi tra i fan ritiene che fosse uno degli elementi chiave dell'accordo per poter far proiettare il video nei voli internazionali della JAL.
 
Porco Rosso è tratto da un manga del maestro Miyazaki

"Porco Rosso si basa sull'episodio intitolato "L'età della nave volante" incluso nella Zassou Note del maestro Miyazaki, all'epoca serializzato sulla rivista Monthly Model Graphix.
La dinamica scena dei cacciatori di taglie Mamma Aiuto è disegnata già nella prima parte."

 
 
Perché Porco Rosso rimane un maiale per tutta la durata del film

"Miyazaki, in qualità di regista, ha affermato: 'penso che far rimanere Porco Rosso un maiale fino alla fine sia la scelta più fedele per il personaggio stesso.'
Quando Porco appare alla luce del sole, come maiale, si intuisce che è colui di cui Gina si è innamorata."

 
gina innamorata



Gina è argentina

"Fate attenzione alla bandiera issata sulla barca di proprietà di Gina; benché sia collocata nel mare Adriatico, il vessillo reca i simboli dell'Argentina, e questo perché la retrospettiva del personaggio prevede il fatto che la donna provenga da quel Paese."
 
 
Un addio per sempre?

"Tokiko Kato, la doppiatrice di Gina, afferma che la scena in cui Gina e Porco si fissano l'un l'altro negli occhi sia un 'addio per sempre'. Il maestro Miyazaki ha ribattuto tuttavia che non sarebbe strano se poi Porco ricomparisse nel bar di lei in seguito, comportandosi come se nulla fosse successo."
 
La conclusione del film ha indotto molti fan a cercare di leggere tra le righe di quello sguardo, per intuire se potesse svelare qualcosa circa il possibile futuro insieme dei due personaggi. La frase di Miyazaki, allo stesso tempo, mette tutto sommato a tacere l'idea di un addio definitivo.
 
Il cameo dei due produttori

"All'epoca della registrazione della canzone di Kato, il produttore Ghibli Toshio Suzuki e l'ex produttore di Nippon TV Seiji Okuda decisero di interpretare due clienti del bar di Gina.
Nella scena in cui appaiono i personaggi vi è infatti un uomo che prende nervosamente la mano della donna ed è basato sull'aspetto di Okuda; le fattezze dell'uomo con gli occhiali seduto dietro di lui, invece, sono ispirate a quelle di Suzuki."

 
gina bar cameo



Animare la scena di canto in francese

"La componente audio de ‘Le Temps Des Cerises’ (Il tempo delle ciliegie) è stata registrata presso un ristorante russo di Aoyama, a Tokyo. Si tratta di una scena girata in primo luogo con una videocamera, che in seguito Miyazaki ha utilizzato come riferimento per ri-disegnarla a mano. Provate a fare attenzione alla bocca dei movimenti di Gina mentre Kato canta 'in francese'."
 
gina canto


Celeberrima cantante e attrice, la Kato ha condiviso un video messaggio con i fan prima della trasmissione del film, suggerendo loro di godersi lo spettacolo. Ha anche scherzato sulla data di trasmissione, citando San Valentino, prima di correggersi menzionando come si tratti in verità di una proiezione che ha luogo un mese esatto prima di San Valentino.
 
 
Porco fuma la medesima marca di sigarette di Lupin

"La sigaretta che vediamo costantemente tra le labbra di Porco è una Gitanes, un marchio francese. Sembra che a Porco piacciano quelle con entrambi i lati mozzati."
 
Può sembrare un caso che si tratti della medesima marca che fuma anche il Lupin III visto ne Il Castello di Cagliostro, ma ricordiamo che la pellicola animata del 1979 è un'opera co-sceneggiata e diretta dallo stesso Hayao Miyazaki, benché precedente alla fondazione dello Studio Ghibli datata 1985.

 
Le motivazioni dei personaggi

"Nel suo delineare la figura di Porco Rosso, Miyazaki scrisse chiaramente che 'i principali personaggi qui aderiscono tutti a una realtà che deriva proprio dalle vite di ciascuno. Fanno gli scemi perché hanno avuto esperienza di tempi difficili, dunque hanno acquisito la semplicità del vivere attraverso la maturità. Ecco perché dobbiamo fare tesoro di ogni personaggio.
La loro è una modalità di essere sciocchi che dovrebbe essere amata e rispettata, e bisognerebbe evitare di pensare di fare confronti con altri personaggi che si ritengono simili. L'errore più comune che si può fare è il pregiudizio di credere che disegnare qualcuno più scemo di te lo renda in automatico un manga, e non è cosa da farsi'."

 
Attori e doppiatori professionisti confermano spesso che i personaggi sono multi-sfaccettati, e che per la medesima ragione non dovrebbero essere guardati mai come a dei meri buoni o cattivi. Le parole del maestro Miyazaki confermano che anch'egli serba un profondo livello di affezione e comprensione nei confronti dei suoi personaggi e delle loro storie di fondo; non è un caso se quindi tutti riescono ad arrivare in maniera altrettanto intensa agli spettatori.
 
Il colore per esprimere il cambiamento nello stato mentale di Porco

"Nella scena in cui Porco narra a Fio una storia, c'era un'indicazione scritta che citava "colore!!", tesa a ricordare di mutare così anche visivamente il suo stato psicologico. Prima del racconto a Fio, infatti, le sfumature sono blu, ma non appena la storia si conclude, il tutto è passato a tinte marroni."
 
 
Un nuovo cuore sull'aereo di Curtis

"Fate attenzione alla sezione bianca del corpo posteriore dell'amato velivolo di Curtis, il suo R3C-O. All'inizio della storia non c'è alcun riferimento specifico qui, ma durante la battaglia finale con Porco, vi compare l'illustrazione di un cuore trafitto da una freccia."
C'è poi un altro cuore che compare nel riflesso degli occhiali di Porco dopo la loro scazzottata, a confermare che l'amore è veramente al centro di questa storia.

 
L'ispirazione dietro il velivolo di Porco

"Savoia è un produttore realmente esistito in Italia, ma l'amato velivolo di Porco, ovvero il “prototipo di nave volante da combattimento Savoia S.21”, è un modello seriale di finzione creato da Miyazaki. Si dice che lo abbia creato modellandolo sul ‘Macchi M.33’ che aveva preso parte alla gara per il Trofeo Schneider."
 
Il significato della lettera "R"

"Il simbolo che appare sulla coda del velivolo di Porco è modellato sull'emblema della città nativa di Porco, ovvero Genova.
La lettera "R" ha il significato ambivalente tratto dalla prima lettera di "Rosso" e "Repubblicano", entrambe in lingua italiana ovviamente."

 
porco repubblicano

Sappiamo naturalmente che Porco è un repubblicano, quando nel film egli afferma di preferire essere un maiale anziché un fascista.

 
Porco Rosso è mutato da sé in maiale?

"Il vero nome di Porco è Marco Pagot, nato nel 1893.
Il nome deriva da quello del produttore italiano de Il fiuto di Sherlock Holmes, che Miyazaki stesso ha diretto.
"Porco Rosso" è il soprannome dato al personaggio dai pirati dei cieli. Dopo la Prima Guerra Mondiale, l'uomo si è ritirato dall'esercito italiano e ha condotto su di sé un incantesimo per trasformarsi in maiale."

 
Il tweet che riportiamo deriva da un fan sfegatato dello Studio Ghibli, che include foto dei commenti di cui sopra, così come apparsi nel booklet del film pubblicato all'epoca del primo rilascio della pellicola.
Ricordiamo invece che Il fiuto di Sherlock Holmes è una serie animata italo-nipponica che ha fatto il suo debutto nel 1984, otto anni prima di Porco Rosso.

 
Il viso di Porco ritorna umano... ma solo qualche volta

"Curtis è sorpreso quando vede il vero viso di Porco, ma Miyazaki afferma che ciò non significa che egli ritorni alla sua forma umana. Benché il suo viso effettivamente compia questa mutazione qualche volta, sembra che poi ritorni subito all'aspetto di maiale."
 
Anche in questo caso vediamo un tweet con le foto che riportano al medesimo booklet di cui sopra. Ciò conferma quanto citato da Miyazaki, secondo cui Porco rimane maiale per tutto l'arco della storia narrata nel film.

 
La federazione dei pirati dell'aria è una Organizzazione Multietnica

"I capi della federazione, un'organizzazione formata da sette diversi gruppi di pirati dell'aria che operano sui cieli del mare Adriatico, hanno estrazioni e origini differenti.
Il capo che indossa la benda sull'occhio è francese, mentre altri provengono da Svizzera, Sicilia, Provenza e Croazia. Vi sono poi discendenti normanni e aristocratici discendenti dell'impero austro-ungarico."

 
 
Il vero Maggiore Ferrarin

"Il compagno di Porco, Ferrarin, è stato modellato sulla figura realmente esistita dell'aviatore vicentino Arturo Ferrarin."
 
arturo ferrarin

Si tratta del pilota che ha compiuto la prima trasvolata al mondo tra Roma e Tokyo e che da poco ha festeggiato il centenario, svoltasi tra il 14 febbraio e il 31 maggio 1920 su oltre 18.000 chilometri e 109 ore di volo.
Impresa ideata da Gabriele d'Annunzio e dal poeta nipponico Harukichi Shimoi, insegnante arruolato negli arditi dell'esercito italiano, il raid Roma-Tokyo prende il via con ben undici velivoli, di cui però due soltanto arriveranno a destinazione, guidati dai veneti Ferrarin e Guido Masiero.
In particolare, poi, solo il velivolo di Ferrarin è riuscito nell'impresa con la sola trasvolata aerea, mentre Masiero ha affrontato alcune tratte in treno e nave.

 
L'omaggio al doppiatore di Porco

"Oltre al ruolo di Porco, Shuichiro Moriyama è celebre per aver prestato la voce anche a figure come quelle di Telly Savalas del celebre telefilm Kojak. Sfortunatamente l'uomo è scomparso lo scorso anno."
 
porco doppiatore

Specifichiamo inoltre che Moriyama è stato il doppiatore nipponico ufficiale di attori di fama mondiale come Spencer Tracy, Telly Savalas, Jean Gabin e Lino Ventura. L'uomo si è spento nel febbraio dello scorso anno all'età di 86 anni.

 
Il debutto di una celebre doppiatrice di One Piece

"Ad aver prestato la voce a Fio udiamo nient'altri che Akemi Okamura, in seguito divenuta celebre per il ruolo di Nami in One Piece. Ebbene, quello in Porco Rosso è stato il suo debutto nel mondo del doppiaggio."
 
fio akemi


La sorella maggiore di Fio

"Tra le varie parenti che lavorano alla fabbrica Piccolo, la donna che veste un abito color crema è Gigliola, la sorella maggiore di Fio. Sullo storyboard si può vedere la citazione 'Fio, cinque anni dopo'."
 
fio sorella


Ne deduciamo dunque che Fio avrebbe proprio questo aspetto nel giro di cinque anni!


Il grande ruolo delle donne nel film... e nello Studio Ghibli

"Alla fabbrica Piccolo, tutti gli uomini lavorano lontano da casa, per cui le donne si radunano per lavorare. Qualcosa di simile accade nello Studio Ghibli, dove donne come la capo animatrice Megumi Kagawa o l'art director Kazu Hisamura occupano ruoli di rilievo. Si tratta di qualcosa che all'epoca non aveva precedenti, nell'ambito del settore dell'animazione nipponica."
 
donne ghibli


Il cappello proveniente da Laputa

"Sul bozzetto del signor Piccolo, disegnato da Miyazaki, campeggia la nota 'cappello di Pazu': ebbene sì, sembra proprio che il design del cappello blu indossato dall'uomo si basi esattamente su quello che Pazu veste nel film Laputa: il castello nel cielo."
 
cappello laputa


Il marchio Ghibli sul motore

"Se guardate con attenzione al motore nel magazzino della Piccolo, scoprirete che...!"
 
motore ghibli


Si legge Ghibli, in effetti, benché il motore sia un Fiat A.S.2 “Folgore” V-12.
Non è un riferimento che rimanda solo allo Studio, in verità, perché ricordiamo che il Caproni Ca.309 Ghibli è stato un velivolo utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale il cui soprannome Ghibli, dall'omonimo vento del deserto, viene adottato dallo Studio per la propria insegna ufficiale.

 
I maiali nei velivoli alla fine del film

"Le 22 illustrazioni che compaiono in chiusura sono state create tutte da Hayao Miyazaki. I maialini sono stati disegnati per far riflettere sull'idea che gli aeroplani iniziavano ad essere usati come mezzi per soddisfare interessi di natura diversa nel mondo. Gli uomini che dovevano volare in cielo per missione, dunque, sarebbero stati incapaci di sfuggire ad un certo tipo di vergogna."
 

I messaggi veicolati nel film Porco Rosso sono indubbiamente molti, e di natura anche profonda, trattandosi di una pellicola ambientata in un periodo connotato da cambiamenti rapidi e notevoli. Il maestro Miyazaki, consapevole di questo, riesce nondimeno a creare un film che alterna spazi e riflessioni cupe ad altrettanti momenti di humour e freschezza, rendendolo un'opera che rimane a tutt'oggi tra le preferite nel cuore degli appassionati dei film Ghibli.

E poi, senza dimenticare per l'appunto il manga originale di Miyazaki, il nome Ghibli dello Studio, e i Mamma Aiuto che hanno ribattezzato persino il negozio di merchandise del Museo Ghibli, c'è da pensare che anche per Miyazaki si tratti di un'opera che certo si colloca nei meandri più profondi del suo cuore.


Fonti consultate:
Twitter
Sora News 24


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